mercoledì 19 gennaio 2011

San Mario

Mario, un nome che, da piccolo, mi lasciava alquanto indifferente.



Un giorno scorrendo un calendario trovai un San Mario al 19 di gennaio. La scoperta mi soddisfava perché finalmente avevo trovato scritto il mio nome. Ma fu un interesse solo mio e non certo condiviso dai miei.


Qualcuno accennò a un Marietto, ma non ebbe seguito, per mia fortuna.


Più avanti lessi che Mario non doveva intendersi il maschile di Maria, e fu una magra soddisfazione sul mio nome. Ebbi più fortuna quando lessi qualcosa circa la presunta origine del nome da una carica sacerdotale etrusca, maru, con possibile significato anche di uomo, o uomo forte.


Più avanti ancora, seppi che per secondo nome mi era stato dato quello di Franco. Questo può significare libero. Arrivai così da Mario Franco a pensare a uomo libero, e mi parve che mia mamma, sicuramente quella che mi aveva destinato Mario, fosse stata bene augurante. Ma avevo dubbi, su questa combinazione voluta da lei. Sicuramente un motivo ci doveva essere anche per Franco, come intuivo ci fosse legato a quel Mario Visentin.


A Vittorio Veneto il 19 gennaio si riuniscono quelli che portano il nome Mario, ma non ho mai partecipato a questo annuale incontro.


Il nome, come tutto il resto te lo scopri addosso, assieme a certe caratteristiche fisionomiche, e altro che assieme testimoniano da chi provieni, o la versione fino a te del bel miscuglio.


Potrei sentirmi un composto in provetta che qualcuno da sempre continua a aggiornare con aggiunte e squotimenti per la migliore composizione.


Così sono il composto Mario 19400604, oggi di 25.796 giorni.


Peccato dover aggiungere che quasi 25.800 giorni sono già un discreto numero. Io, indifferente al mio nome e a tutto il resto, avrei delle attese di resistere di largo respiro.


Almeno finché la "testa" non mi abbandona.


Buon Onomastico, Mario!


(Per quanto conta mi conviene ricordarmi da solo, intanto!)

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