domenica 22 maggio 2011

Faustino Malaguti



Tra chi aveva partecipato ai moti rivoluzionari emiliani del 1831, c’era anche Faustino Malaguti. Era nato a Pragatto, provincia di Bologna, il 15 febbraio 1802 da Giuseppe Valerio, farmacista e Anna Medici. Quando sette anni dopo la famiglia si trasferì a Bologna, dove il padre gestiva una farmacia, Faustino fu affidato ai Barnabiti. Frequentò poi l’Università, studiando Farmacia, e conseguendo a sedici anni il diploma. Coadiuvò il padre nell’esercizio della professione e divenne assistente farmacista nella Clinica Medica dell’Università diretta da Tommasini. Successivamente ottenne l’incarico di Delegato di Sanità alla Dogana, con il compito di esaminare i medicamenti e le droghe. In Francia fu ammesso nel laboratorio di Gay-Lussac, s’iscrisse all’Ecole Polytechnique e, più tardi, assunse la funzione di chimico alla Manifattura di Sèvres. Uno dei suoi primi successi fu la scoperta della composizione del pink-colour, il colore rosso garofano delle maioliche, che gli inglesi mantenevano segreta.
L’esule Malaguti si laureò in Scienze alla Sorbona nel 1839. Nel 1840 prese la naturalizzazione francese e due anni dopo vinse il concorso per la cattedra di chimica a Rennes. Di quell’Università fu Rettore per molti anni. Non tornò più in Italia. Morì a Rennes il 26 aprile 1878. Malaguti è autore di 66 note scientifiche, pubblicate in lingua francese su riviste importanti quali gli Annales de Chimie et de Physique e i Comptes rendus de l’Académie des Sciences. Fu il primo a insegnare la chimica agraria in un'Università francese di provincia. Le sue lezioni sull'argomento e suoi celebri manuali s'imposero ben oltre i confini della Bretagna e della stessa Francia. Furono tradotti in italiano da Antonio Selmi. Con abilità di divulgatore, Malaguti s'impegnò per diffondere i rudimenti della cultura chimica pratica, l’applicazione della chimica all’agricoltura e le principali norme igieniche atte a difendere i contadini dalle malattie, malaria inclusa. Il suo ricordo è ancora vivo a Rennes, un po’ meno in Italia.

Fonte.

2 commenti:

  1. Allora dobbiamo coniderarti sangue nobile se entri nella famiglia dei Medici. I medici non erano a Firenze? Non ricordo bene.

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  2. Anche i Medici hanno i loro rami e sicuramente Anna Medici, madre di Faustino, non apparteneva al ramo dei Medici di Firenze.
    Cosi' credo.

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