venerdì 18 settembre 2009

i brunetta

Il "Registro dei brunetta" potrebbe essere una furbata sullo stile delle innovazioni che tenta di introdurre in Italia Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione.
I "brunetta" sarebbero dei comuni cittadini che, protestando di meno e opponendosi meglio alla mala pubblica amministrazione, seguendo comunque le procedure permesse dagli ordinamenti vigenti, opterebbero per collaborare al fine primo di tentare una scappatoia a loro utile, e secondo, al fine di contribuire in modo pratico a tagliare costi e tempi dipendenti da chi, stipendiato per amministrare, non sa da che parte orientarsi per meglio amministrare.
Poiché la disgrazia rappresentata dalla "Pubblica amministrazione" è un peso che ben sappiamo di pagare e sopportare nel quotidiano, non resta che collaborare per apportare contributi pratici. Insomma, qualcosa di diverso dal fare l'opposizione che sistematicamente non annuncia scelte migliori, e che comunque deve esprimere il vuoto di idee che la caratterizza. Attenta ai secondi che si è guadagnata di pretendere, per subissarci alla televisione di critiche, con le quali non si mangia, né si campa.
Collaborare con chi, dove, o come? L'idea è quella di iscriversi al "Registro dei brunetta" e, ben individuati in esso, avere titolo per segnalare la propria ultima esperienza con la Pubblica amministrazione. Un qualcosa di più evoluto, più impegnativo, ma forse pratico del sistema delle tre faccine, utile forse per sfogare le reazioni del cittadino senza commettere reati contro la persona.

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